Nutrigenetica
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Circa 400 anni prima della Nostra Era Ippocrate dichiarava: "Che il cibo sia la tua medicina, che la medicina sia il tuo cibo", nel 1850 d.c. Feuerbach sosteneva: "L'uomo è ciò che mangia e per pensare meglio dobbiamo alimentarci meglio".
Ai nostri tempi la scienza riconosce che l'alimentazione esercita un'importante funzione regolatrice sui meccanismi molecolari modulando le funzioni fisiologiche, ovvero il buon funzionamento degli organi e del corpo in generale, di un essere vivente e nello specifico dell'uomo.
Come affermato dall' OMS si definisce in salute l'individuo che raggiunge una condizione generale di benessere fisico, mentale e sociale.
Recentemente l'interesse della scienza si è concentrato sulla GENOMICA NUTRIZIONALE, con lo studio, attraverso la Nutrigenetica, di come il profilo genetico specifico possa avere un diverso impatto su gli alimenti assunti con la dieta e, tramite la Nutrigenomica come interagiscono i fattori nurtritivi assunti con la regolazione genetica.
Nell'elaborazione di diete e programmi nutrizionali personalizzati è ormai evidente l'importanza dello studio accurato delle interazioni "gene-alimento" per definire un quadro genetico individuale allo scopo di ottimizzare la risposta ai fattori nutritivi del soggetto e quindi del mantenimento di uno stato di benessere e di salute, con la possibile conseguenza di evitare l'insorge di malattie sistemiche.
I nutrienti sono in grado di interagire con il genoma, è ormai risaputo che essi sono correlati anche con i meccanismi di riparazione dei danni a carico del DNA è quindi doveroso considerare lo specifico genotipo nella risposta a determinati
nutrienti.
Nella moderna scienza della nutrizione ha assunto una notevole importanza il concetto di stabilità del genoma tramite il nutrimento.
Nutrimenti e genoma interagiscono sia, inducendo o reprimendo l'espressione genetica modificando il fenotipo personale, che con modificazioni dell'attività biologica di importanti vie metaboliche alterando l'interazione degli alimenti con le stesse.
Posiamo così realizzare, attraverso test mirati allo studio del DNA di un individuo, un programma nutrizionale personalizzato. Tutte le informazioni genetiche vengono quindi tradotte in un piano allimentare sulla base delle positività riscontrare in fase di analisi del DNA.
Ai nostri tempi la scienza riconosce che l'alimentazione esercita un'importante funzione regolatrice sui meccanismi molecolari modulando le funzioni fisiologiche, ovvero il buon funzionamento degli organi e del corpo in generale, di un essere vivente e nello specifico dell'uomo.
Come affermato dall' OMS si definisce in salute l'individuo che raggiunge una condizione generale di benessere fisico, mentale e sociale.
Recentemente l'interesse della scienza si è concentrato sulla GENOMICA NUTRIZIONALE, con lo studio, attraverso la Nutrigenetica, di come il profilo genetico specifico possa avere un diverso impatto su gli alimenti assunti con la dieta e, tramite la Nutrigenomica come interagiscono i fattori nurtritivi assunti con la regolazione genetica.
Nell'elaborazione di diete e programmi nutrizionali personalizzati è ormai evidente l'importanza dello studio accurato delle interazioni "gene-alimento" per definire un quadro genetico individuale allo scopo di ottimizzare la risposta ai fattori nutritivi del soggetto e quindi del mantenimento di uno stato di benessere e di salute, con la possibile conseguenza di evitare l'insorge di malattie sistemiche.
I nutrienti sono in grado di interagire con il genoma, è ormai risaputo che essi sono correlati anche con i meccanismi di riparazione dei danni a carico del DNA è quindi doveroso considerare lo specifico genotipo nella risposta a determinati
nutrienti.
Nella moderna scienza della nutrizione ha assunto una notevole importanza il concetto di stabilità del genoma tramite il nutrimento.
Posiamo così realizzare, attraverso test mirati allo studio del DNA di un individuo, un programma nutrizionale personalizzato. Tutte le informazioni genetiche vengono quindi tradotte in un piano allimentare sulla base delle positività riscontrare in fase di analisi del DNA.
